« Tra ricorsi e contro ricorsi, tra chi pensa ad un buon calendario venatorio inattaccabile e chi pensa a criticare alla stregua di un ambientalista, tra pallini di piombo o pallini di acciaio ed il mal di pancia del capovaccaio che potrebbe mangiare un coniglio con qualche grammo di piombo, anche quest’anno, in Sicilia, si è giunti all’apertura generale della caccia.
Un attento lettore potrebbe chiedere “qual è la novità?”. La vera novità a mio parere è una ed una sola: in Sicilia il vento è cambiato! È terminato quell’immobilismo che teneva in agonia la nostra passione, la caccia era un morto tenuto in piedi, le amministrazioni che si sono succedute cercavano di tenere in piedi sacchi vuoti pur di non scontentare il popolo dei 20.000 cacciatori utilizzandolo come fucina di voti. Quest’anno in Sicilia il vento è cambiato!
Tre associazioni venatorie e una quarta associazione, nata per la difesa del territorio e delle tradizioni, hanno saputo spiegare alla stragrande maggioranza dei cacciatori che non bisogna essere il mezzo utile al politico di turno, ma il contrario. Bisogna far capire all’amministrazione l’importanza della nostra passione, l’importanza degli uomini e donne che amano la terra e la difendono come nessun altro sa fare! Quest’anno in Sicilia il vento è cambiato!
Il neo assessore al ramo, Luca Sammartino, ha capito e finalmente si è avvalso di tecnici e uomini del settore, non solo per stilare un calendario venatorio che dopo 20 anni non è stato bloccato dal solito ricorso al TAR degli ambientalisti, ma anche per portare avanti tutto ciò che è di nostro interesse e di interesse per tutta la popolazione siciliana, con un progetto enorme pronto a valorizzare il nostro patrimonio naturalistico mettendo in primo piano anche il cacciatore con le sue conoscenze e tradizioni.
Bando alle ciance, bando a chi farnetica e bando a chi vorrebbe ma non può, in Sicilia il vento è cambiato!
Buona stagione a tutti! »
Antonino Simone